Sono tornata in Sicilia dopo venticinque anni e non mi è parso vero che fosse passato così tanto tempo, ancor più considerando che sono di origine siciliana per tre quarti (un quarto è istriano, ma la storia è complicata, magari un giorno ve la racconterò).
Parto all’alba con un ottimo panettone da regalare al cugino Pippo, che non ho mai conosciuto di persona, poiché ci siamo ritrovati da omonimi e foodies su FB, e solo dopo abbiamo capito che cugini lo eravamo davvero. Lui è diventata la mia fonte sull’enogastronomia siciliana e sui prodotti ne sa a pacchi, perché visita le aziende, è curioso, mette le mani in pasta, ma anche in terra per coltivare i pomodorini. È lui che spesso mi conferma dei miei ricordi infantili in cucina e mi riporta alla memoria “magiche” immagini, tipo le zie che urlano in dialetto strettissimo, mentre cucinano cose buonissime, ma soprattutto per chiamare a tavola. Scendo dall’aereo spiegando al personale di bordo che sì, la stagione del panettone si è molto estesa, per la felicità dei golosi e degli appassionati. Continua a leggere