Ci sono volte che vorrei raccontare nell’immediato le esperienze che vivo e ciò che imparo dalle stesse, ma posso dire che grazie ai social network, questo avviene abitualmente.
Ci sono altre volte che non ci riesco e solo ad un certo punto capisco che non è soltanto una questione di attitudine/talento nella procrastinazione.
Capisco soltanto quando inizio a scriverne, che è perché mi mancavano dei pezzi, a cui un po’ per caso un po’ per intenzione, arrivo soltanto successivamente.
Spesso mi capita di dire che in tema di ecologia, in quarant’anni (tanti ne sono passati dalle mie scuole elementari a fine anni settanta, quel “beato” momento storico in cui condivo con l’olio di semi vari l’insalata e bevevo latte francese, parzialmente scremato e a lunga conservazione) abbiamo fatto dei passi avanti, rispetto a quello che ci colpiva in quel periodo: la plastica, la plastica e poi solo la plastica. Il “beato” momento in cui, se non potevamo prendere la macchina, non era per questioni di livelli d’inquinamento cittadino, ma per problemi d’embargo sulla benzina. Continua a leggere