Milano SaporBio

Milano-SaporBio-2011
Dal 7 al 9 ottobre la quinta edizione di SaporBio riaccende la curiosità dei milanesi, con tante proposte e un denso programma, presentato da Marco Columbro.
Al Palazzo Giureconsulti, attività di fitness, approfondimenti e laboratori dedicati a chi vuole approfondire la propria conoscenza e la propria consapevolezza su alimentazione e stili di vita.

Prodotti e produttori da conoscere, provare e acquistare.

 

SaporBio

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Pane e cioccolata

Ci_polla piccola

Ci_polla piccola

Quando ero piccola, avevo pochi momento felici, non sono mai stata una bimba allegra. C’erano degli attimi però, che mi facevano sorridere: giocare in una pineta, passeggiare in un bosco, arrivare al mare, dopo un inverno in città, e fare merenda. Tra le mie merende preferite spiccavano: pane, burro e zucchero – pane burro, zucchero e cacao – pane e cioccolata. Credo che il mio amore per il cioccolato fondente sia nato proprio così, dagli ingredienti principali. La sensazione polverosa del cacao amaro che si incontrava con i cristalli dello zucchero e la morbidezza del burro mi hanno sedotto da subito. Il latte non c’era, e non ce lo voglio ancora adesso, in questa combinazioni di sapori. Tra i miei ricordi della colonia estiva a Bardonecchia c’era il panino bianco leggerissimo e il quadretto di cioccolata fondente: il vero problema, era che il cioccolato non bastava mai per tutto il pane. Mi ritrovavo sempre con un pezzo di pane asciutto in mano che non andava giù. Le provavo tutte, spezzavo un gran pezzo di pane e centellinavo la cioccolata, ma niente. Non bastava mai.

Pane e cioccolato Domori

Pane e cioccolato Domori

Ieri pomeriggio mentre lavoravo da casa, ho prepararato il pane di grano duro. Non ci si mette tanto, se lo sai fare. La sera prima ho tirato fuori dal frigo la pasta madre, alle 11 del mattino ho fatto il rinfresco (10minuti), alle 14.00 ho impastato (15min) alle 17.00 ho rimodellato, alle 18.00 ho infornato (1 minuto). Già, perchè non puoi contare nel tempo della preparazione la lievitazione e la cottura. Fanno anche da soli 😉

Poi sono andata alla presentazione del Libro di Gribaudo Alla ricerca del cacao perduto

Alla ricerca del cacao perdutoAscoltare Camilla Baresani e Gianluca Franzoni di Domori è stato illuminante. Mi piace quando in un libro si educa al gusto e s’insegna a riconoscere differenze e qualità.
A dir la verità mi piace anche assaggiare le delizie…
Sono tornata a casa e ho ritrovato una delle mie bella pagnotte di grano duro (l’altra pagnotta è stata divorata dalla family, abbandonata a cena). E quando è tardi e sei stanca, una merenda notturna ci sta.

Pane di grano duro a lievitazione naturale

Difficoltà: 41

Tempo preparazione: 4 hours

Tempo cottura: 30 minutes

Tempo totale: 4 hours, 30 minutes

Pane di grano duro a lievitazione naturale

Come preparare il pane fatto in casa con il metodo della lievitazione naturale

Ingredienti

  • 300 gr di farina di semola di grano duro
  • 200 gr di farina manitoba o semplicemente 00
  • 300 gr di pasta madre rinfrescata qualche ora prima
  • 280 gr di acqua
  • 20 gr di olio evo
  • 3 gr di lievito di birra
  • 1/2 cucchiaio di sale

Istruzioni

In una ciotola ampia versare a fontana le farine, aggiungere l'acqua e sciogliere dentro i tre grammi di lievito di birra (servono per doppare, se avete 1/2 ore in più per la prima lievitazione, non occorre).

Aggiungere la pasta madre rinfrescata tre ore prima e mescolare affinché le farine assorbano bene tutta l'acqua. Versare la massa su un piano da lavoro e impastare, tirando e riavvolgendo bene l'impasto per una decina di minuti.

Rimettere nella ciotola la massa e coprirla con un telo ben bagnato. Lasciate lievitare 3 ore. Riprendete in mano la massa, dividetela in due e formate due belle pagnotte. Con un coltello affilato incidetele a croce e accomodatele su una teglia ricoperta di carta da forno. Spennellatele con un'emulsione di acqua e olio. Lasciate lievitare un'altra ora. Cuocete a forno già in temperatura, a 250° per 10 minuti e poi altri 15/20 a 200°. Sfornate e lasciate raffreddare.

https://www.paolasucato.it/2011/10/04/pane-e-cioccolata/

Blogfest 2011

Blogfest 2011

Blogfest 2011

Blogfest 2008
Ho fatto l’ospite incuriosito, ho incontrato molti dei miei amici di oggi. Pioggia e vento sul lago, sorrisi e parole sulla BlogFest. Mi sono divertita. Iniziava una nuova vita, coincideva appunto, con un mio momento di transizione.
Un mese dopo aprivo il Blog di Ci_polla e raccontavo di me. Insieme ad un account su FB

Foodcamp 2011

Foodcamp 2011

Blogfest 2009
Ci si ritrova con gli amici, mi presento per la prima volta al Foodcamp, racconto il mio punto di vista ci_pollesco sulla cucina, di come è facile cucinare: basta mettercisi con le mani e il cuore. La Carcano invita a creare i cocktail, io che voglio scoprire quante tovaglie possiede Csaba della Zorza  a casa. Qualcuno racconta di gamberetti felici e di notizie food della rete.
Ho anche un account su Twitter le relazioni in rete s’ingarbugliano felicemente.

Blogfest 2010
Auro, organizza il camp e m’invita a raccontare del pane. Io faccio di più: lo impasto direttamente al FoodCamp, c’è vento e luce sulla Blogfest.
Lisa Casali presenta la sua cucina a impatto quasi zero, Sonia di Giallo Zafferano dei suoi successi, I Fratelli Marino del loro Mulino, i ragazzi del vino degustano allegramente…
Ho aperto un account su Foursquare e mi diverto un sacco

Blogfest 2011
Siamo tanti anche quest’anno, sarà bello incontrarsi e produrre idee e confronti, suggerire stimoli, e offrire consigli. Ci saranno Simone, Csaba, Ilaria, Irene, Laura, Michela, Carlo Vischi, Pamela, Sandra, Roberta e altri… Trovate tutto sulla pagina del Foodcamp
Non mancherà il cioccolato quest’anno, avremo la bella novità dell’anteprima di Eurochocolate…

In occasione del raduno più importante per i blogger italiani,  il cioccolato si manifesta in tutte le sue forme, web 2.0 incluso.

Sabato 1 ottobre a partire dalle ore 15.00 nell’ambito del Blogfest, in programma a Riva del Gara dal 30 settembre al 2 ottobre e sarà una sorta di anteprima dell’appuntamento che si terrà, durante Eurochocolate a Perugia, dal 14 al 23 ottobre quando, ogni giorno, una foodblogger sarà protagonista di golosi momenti al cioccolato in diretta web.

Ci saranno le foodblogger Teresa Balzano, ideatrice di peperoniepatate.com, Alexandra Asnaghi di ombranelportico.com e Irene Binaghi di cucinasenzasenza.com, la giornalista Sandra Longinotti e l’editor Paola Sucato, la consulente e blogger di thekitchentimes.it Anna Maria Simonini e Franca dal Corso, titolare della Plusia, azienda specializzata nella produzione di cioccolato e dolciumi personalizzati e, infine, Monica Brenna, alias MonnyB, foodblogger di monnyb.blogspot.com, cuoca e personaggio televisivo, che conduce la trasmissione “Semplicemente Monnyb” in onda su Gambero Rosso Channel, a discutere tra loro e con il Presidente di Eurochocolate Eugenio Guarducci della comunicazione del cibo degli dei in rete.

Si parlerà poi di creatività nelle ricette, di internet come sinonimo di grandi opportunità. Saper utilizzare gli strumenti del web 2.0 o creare un profilo sui social network può fornire oggi validi strumenti di promozione per i piccoli produttori e per gli artigiani del cioccolato, al fine di aumentare la visibilità del loro prodotto e raggiungere nuove fasce di utenti.

E proprio in questa occasione Eurochocolate lancia la nuova Eurochocolate App per gli smartphone con sistema Android e iOS che permette di scattare foto o di utilizzare quelle già presenti sul cellulare e di inserirle all’interno della cornice di cioccolato, simbolo dell’edizione 2011 della kermesse. Una volta inserita la foto nella cornice di cioccolato virtuale si potrà inviarla ai propri amici via email o condividerla su Facebook e Twitter.

Realizzata da KitendoLab in collaborazione con ViaGemella1.com, l’Eurochocolate App è scaricabile gratuitamente in italiano su App Store e Android Market.

Sarà anche l’occasione per scoprire tutta la rilassante golosità della Spalm Beach, tra ombrelloni, sdraio e pane e crema alla nocciola offerta da Rigoni Asiago o, magari, l’originalità dei prodotti al cioccolato firmati da Costruttori di Dolcezze, tra cui l’originale Choco Lamp, la lampada che simula una golosa cascata di cioccolato fuso e la ChocoCornice, il portaritratti in cioccolato fondente, dove inserire le proprie foto e… tutto da mangiare. Per gli appassionati della rete e di computer, imperdibile il Personal Chocolate, il computer che, come tastiera, ha una tavoletta di cioccolato al latte tutta da mangiare!

In attesa dell’approfondimento sul tema Cioccolato e web 2.0 a Perugia, dal 14 al 23 ottobre, l’invito al goloso popolo di internet è di venirci a trovare a Riva del Garda dal 30 Settembre al 2 Ottobre 2011.

 

 

Filoni integrali lievitati naturalmente

Mi piacciono molto i miei oroscopi, soprattutto quando li leggo su Traveller, belli e pubblicati. Ma quando li devo scrivere… divento la peggiore procrastinatrice di tutti i tempi. Cerco le citazioni che mi erano venute in mente durante il mese e non le trovo. Mi scervello su destinazioni appropriate, cancello e riscrivo mille volte. Ovviamente nelle ultime 24 ore
dalla consegna.
Allora vedo la mia pasta madre: bella e pronta per un nuovo impasto e non so resisterle.

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Filoni integrali lievitati naturalmente

Tempo preparazione: 4 hours, 30 minutes

Tempo cottura: 30 minutes

Tempo totale: 5 hours

Filoni integrali lievitati naturalmente

Ingredienti

  • 350 gr farina integrale di frumento
  • 150 gr farina 0
  • 250 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima
  • 300 gr di acqua
  • 1 cucchiaino di sale

Istruzioni

In una ciotola grande setacciare le farine, aggiungere la pasta madre e l'acqua. Mescolare ed aggiungere il sale. Impastare con forza, rovesciando tutto sul piano da lavoro. Tirare l'impasto e riavvolgerlo per una decina di minuti. Rimettere nella ciotola e coprire con una stoffa umida. Lasciar lieviatare 2/3 ore. (non succede nulla per minime variazioni di tempo, giuro che non esplode).

Riprendere l'impasto, tagliarlo in due. Stendere sul piano, sgonfiare con la punta delle dita e riavvolgere su sè stessi gli impasti per creare dei filoni. Spennellare con un'emulsione di acqua e olio, e lasciar lievitare sulla teglia dove avrete posato la carta da forno, per 1 ora o 1 ora e mezza.

Infornare a 250° e dopo 15 minuti abbassare a 200° per altri 15 minuti. Controllare la cottura Battendo con le nocche sulla base dei filoni, se il rumore è secco, vuol dire che sono cotti. Lasciar raffreddare.

https://www.paolasucato.it/2011/09/26/filoni-integrali-lievitati-naturalmente/

 

 

Fare la mamma non è un mestiere

Sono stati anni intensi quelli vissuti da mamma. Anni che non avevo previsto e che mi hanno regalato emozioni, riflessioni ed esperienze. Tutto questo però, non mi ha mai fatto pensare che “fare la mamma” fosse un mestiere, infatti nel mentre, ho lavorato e posso dire che le ho provate proprio tutte: il part-time, il tempo pieno, il lavoro autonomo e quello un po’ meno autonomo, con più o meno successo. Devo dire che la situazione peggiore in assoluto è stato lavorare da casa. Lo so, molte mamme dicono esattamente il contrario, ma è perché, o non lo hanno mai vissuto e quindi ne subiscono il mito, oppure perché zittiscono qualche senso di colpa (inutile e dannoso senso di colpa). Se ti occupi di un bambino non puoi lavorare, e se lo fai, lo fai male. Pochi lo dicono, preferiscono parlare di multitasking e vantarsene. Bene io mi sono stancata. Ne avevo anche parlato nel mio precedente blog, della sindrome di wonder woman. Ne ho parlato anche ampiamente in una presentazione Il tempo è elastico

In Italia la mamma ha ancora un peso insostenibile, come istituzione, immagine e quant’altro. Questo peso ci ha danneggiato fortemente e non ci ha spinto come nel resto del mondo, a chiedere aiuto nell’evoluzione di questo ruolo, all’interno della famiglia, ed all’esterno: socialmente e politicamente. La storia delle donne di casa mia è decisamente particolare, ma mi ha aiutato a capire molte cose: la nonna Maria, istriana e determinata, mollò il marito, e partì come infermiera sulle navi da guerra. Suo figlio (mio padre) crebbe bene con le sue zie finché lei non s’ingelosì. Mia madre si sposò per fuggire alla famiglia e scappò anche da quella che creò. Tutte e due, a loro modo, mi hanno segnato. Tutte e due avevano il lavoro come massimo valore.

Penso che nessuna madre debba passare alle proprie figlie l’idea che “fare la mamma” debba voler dire rinunciare alla propria realizzazione. La società è cambiata e noi facciamo ancora fatica a capirlo.

Parlerò volentieri del futuro delle mamme al Momcamp, voi ci sarete?

La famiglia secondo Blanca