Lievitazione con Fresco, l’abbattitore domestico

pane lievitato con Fresco irinox

Quando mi hanno chiesto di provare Fresco e sperimentare un po’ di ricette domestiche, mi sono sentita molto fortunata, anche perché ormai è diventato l’oggetto del desiderio per molti di noi. Per “noi” intendo quel mondo di persone che cucinano, mangiano con gusto a casa propria e al ristorante, lo raccontano online e offline, e che si entusiasmano per ogni novità del settore. Molti sono foodblogger e giornalisti, foodies, ma non solo, conosco appunto commercialisti (anche se sono anni che cerco di convincerli ad aprire un foodblog) che non vedono l’ora di prepararsi piattini di pesce crudo, potendolo abbattere in casa. E in effetti, forse questa funzione è quella di cui si è sentito più parlare, con il problema dell’anisakis.

Poi per chi si dedica alla pasticceria, o cucina considerevoli volumi in poco tempo, (vedi le amiche dei catering e chef a domicilio) riconosce il grande vantaggio di abbassare rapidamente la temperatura di una crema o surgelare in modo corretto e altrettanto rapidamente gli alimenti, senza che questi si modifichino. Per i più pragmatici, mi rendo conto che scongelare una bistecca nel microonde, è ancora una spiacevole esperienza, evitabilissima con questo nuovo strumento.
Vi racconto questo perché mi sono resa conto, che questo è un oggetto totalmente innovativo per le nostre case, Continua a leggere

Cucina Barilla, un forno che cucina

CucinaBarilla

Il mio atteggiamento curioso, e quindi privo di preconcetti, mi ha spesso regalato grandi scoperte.
Ho usato forni a gas, forni elettrici, forni a vapore o con inserimento di vapore, forni combinati, forni microonde, ma anche i forni quasi giocattolo che con i punti si prendevano al supermercato, per poi tornare anche al forno a legna, durante le mie vacanze pugliesi.
Usare di nuovo il fuoco mi ha aiutato a capire ciò che poi che non avevo studiato, se non come autodidatta: tecnologia e cucina.
Alla fine ho capito da cosa deriva il mio atteggiamento: sono una terribile testarda, quindi se decido di voler fare una cosa, e spesso si tratta di un pane, una focaccia o una pizza, troverò un modo e cercherò di capire come ottenere il meglio da uno strumento con un approccio totalmente empirico.
Ammetto, e giuro mi batto anche un po’ il petto, non ho mai letto i manuali se non in casi urgenti, ciononostante, la disponibilità di contenuti in rete, mi ha fatto comunque sopravvivere bene.

Quando è arrivato a casa “CucinaBarilla”, stavo partendo per andare non ricordo dove, quindi ho detto alle figlie e ad un’amica ospite di provarlo pure in mia assenza e poi di raccontarmi.  Continua a leggere

Injera, il pane africano

injera pane africano

injera pane africano

Il lavoro di Expo worldrecipes, mi ha insegnato ha guardare le cose da un altro punto di vista, e non sempre il risultato è stato entusiastico.

Mi sono chiesta come mai vogliono piantare in pianura padana la quinoa che adesso è tanto in voga in Italia, ma che viene coltivata a tremila metri in Perù (non solo, certo, diciamo nelle zone andine, ma che proprio non stanno a 100 mt sul mare). Ovvero, sono d’accordo con la maggiore consapevolezza e un uso moderato, ma non bisogna dimenticare, che arriva da lontano e che l’impatto sale.

Mi sono chiesta perché, sempre in pianura padana ci stiano provando anche con il sorgo, che invece è originario delle zone aride africane.

Mi hanno risposto che è per la caratteristica del senza glutine…
Perché non vanno bene il grano saraceno, il miglio, il riso e il mais che sono sempre stati molto bene in zona?! Mah… continuerò a discuterne e ad approfondire con chi ne sa più di me.

Ovvio che nel ristorante etiope sotto casa mia, non facciano più il loro pane tradizionale con la farina di teff, anzi a dire la verità, indagando in rete, ho visto che la usano poco anche nel loro paese ormai. Usano il frumento, in alcuni casi semintegrale, ma vivendo qui mi sembra una scelta ragionevole di persone ragionevoli, in questa pazza società.

La ricetta potrebbe assomigliare ad una piadina, ma non lo è per una questione di fermentazione: due giorni lievitazione di un impasto molto liquido a temperatura ambiente. Anche su questo ho qualche dubbio a proposito della storia della ricetta considerando la temperature africane e magari l’assenza di frigoriferi…
ma come dicevo, continuerò a chiedere, in fondo questi sei mesi di Expo dovrebbero stimolare anche queste conversazioni… Quindi andrò a chiedere nei padiglioni dell’Eritrea e dell’Etiopia.

Io la propongo così:

Ingredienti:
Farina di teff 300 gr, 250 ml di acqua tiepida e 150 di acqua bollente, 5 gr di lievito di birra (se lievito madre 50 gr)

Preparazione:
In una ciotola capiente sciogliete il lievito nei 250 ml di acqua tiepida, unite la farina setacciandola e amalgamandola bene con una frusta.
Copritela con una pellicola e lasciatela lievitare due giorni, poi aggiungete l’acqua bollente e se lo desiderate un pizzico di bicarbonato. La consistenza dovrà essere una bella pastella liscia, tipo quella delle crepes.
Coprite di nuovo e lasciate riposare un’altra ora.

Per cuocerle usate una padella grande e antiaderente, un mestolo alla volta e quando vedete comparire delle bollicine in superficie, coprite con un coperchio per ultimare la cottura (uno/due minuti). È perfetta da accompagnare allo zighinì classico o anche con altri umidi.

Se ci pensate è facile e veloce da fare basta organizzarsi per tempo.

 

 

 

Pane allo yogurt e ai semi di sesamo

Pane allo yogurt e ai semi di sesamoSto provando una serie preparazioni proposte dal ricettario del forno Miele che in alcuni casi modifico o adatto per chi non ha la possibilità dell’immissione di vapore (scoperta fondamentale per una panificatrice autodidatta come me). In questa ricetta lo yogurt aiuta la fermentazione, quindi la bustina di lievito secco (o di birra) può ridursi alla metà se raddoppierete i tempi di lievitazione. Nel caso di una lievitazione naturale, aggiungete 120 gr di pasta madre. la prima lievitazione dovrà durare almeno 2 ore e la seconda almeno un’altra ora, ricordandovi di inumidire sempre la superficie con una spennellata di acqua o meglio di un’emulsione di acqua e olio. Il sapore dei semi di sesamo è intenso e devo dire che mi piace di più della solita spolverata e basta in superficie… Continua a leggere

Pane Naan, dal ricettario di Miele

pane naanCome sapete sto usando il forno Miele, e pian piano scopro nuove funzioni e nuove ricette. Questa volta ho provato a fare il pane naan dal ricettario della dotazione Miele:
Vi riporto la ricetta con qualche modifica… Continua a leggere