Essere genitori non è facile.
Essere genitori single non è facile.
Essere genitori senza aver avuto un saggio insegnamento da parte dei propri genitori è ancor più difficile.
Ma le difficoltà devono essere solo un’ottima motivazione per trovare delle buone soluzioni.
Qualche giorno fa, all’ennesimo “Com’è possibile che non ti ricordi come hai speso i soldi che ti ho dato l’altro giorno?!” (Corredate ovviamente la frase con il tono cavernicolo del genitore a cui è partito l’embolo…)
-“Ti avevo detto di portarmi gli scontrini!”
– “Vabbè non ti posso mica portare gli scontrini delle merende che mi compro a scuola, mamma!” (corredato con tono presuntuoso e ironico della figlia supponente e causa dell’embolo materno)
– “No, certo, ma di cartoleria, panini in giro e spesa per la casa sì!”
– “Umpf, ma quando mi arriva la carta IoStudio, così magari non devi sempre darmi i contanti?
– “La segreteria della scuola ha detto che non sono ancora arrivate perché il Ministero dell’Istruzione aspetta di avere i dati definitivi degli studenti, che possono cambiare in effetti facilmente nei primo trimestre, ma con questo andazzo, non so mica se sei già abbastanza responsabile per farne un buon uso.
In questi mesi hai perso in ordine: chiavi di casa, scontrini, giacche, tessera dell’abbonamento dei mezzi pubblici e libretto scolastico… (l’ultimo, dopo due settimane, è stato ritrovato dalla figlia distratta nell’armadietto scolastico in mezzo ai libri, pur giurando e spergiurando d’aver cercato ovunque a scuola e a casa)
– Certo mamma, però anche tu hai perso le chiavi di casa e ti sei fatta rubare il portafoglio negli ultimi mesi… (a questo punto, il tono della figlia è sibilante, mentre quello della madre passa da quello del serial killer al telefono con la sua vittima a quello esasperato e squillante della diva in piena crisi di nervi)
– Certo, ma IO ho perso le chiavi di casa uscendo con quattro borse dal supermercato in pieno diluvio primaverile milanese, mentre la bici mi si rovesciava (con annessa spesa in giro sul piazzale) mentre incontravo una persona a me cara.
Il portafoglio mi è stato rubato, appena fatto bancomat e correndo all’impazzata per prendere un treno per Roma, non me ne sono accorta. Scusa, carissima Blanca, è un po’ diverso, non ti pare?
– Beh ma non sei tu che dici che gli impegni e le responsabilità sono proporzionati anche rispetto all’età?
A questo punto, un po’ alla “Fonzie”, cerco di recuperare, ammettendo che sì, è vero, e che tutte e due dobbiamo essere più attente, anche a costo di non riuscire a fare tutto, magari rallentando per rifare sempre i controlli dovuti. D’altronde non posso rimangiarmi le mie stesse parole che lei mi ha servito così doviziosamente…
– Quando si esce di casa, quando ci si sposta, ogni volta che siamo in movimento, dobbiamo fare i check fondamentali: chiavi, telefono, portafoglio, occhiali, cuffiette audio (assicurandoci di aver riposto, carte e tessere varie nel portafoglio).
Io per fortuna ho smesso di fumare tre settimane fa, quindi non dovrò più controllare d’avere anche sigarette e accendino: Sì, ho promesso alle ragazze che sarei ritornata sulla buona strada dopo aver fatto la caxxata estiva di ricominciare dopo 9 anni di libertà dalla schiavitù “nicotinica”. Sono andata in una casa isolata di un caro amico, accompagnata solo da libri, dispositivi elettronici e cibo. Ho dormito molto e parlato da sola (senza neanche usufruire di periscope, adesso che ci penso, magari andando in palla guardando guidatori a Dubai).
Perché non ce n’è, l’esempio è il miglior insegnamento che può dare un genitore, ancor più quando si parla di responsabilità, e se voglio che le mie figlie imparino la gestione dei soldi e il valore degli stessi, devo far vedere loro come si fa e non dire soltanto: “Stai attenta!”
Questo vuol dire coinvolgerle di più quando faccio acquisti e conti di casa. Non soltanto quando faccio i conti nelle loro tasche.
– Blanca, però appena ti arriva la carta ioStudio di PostePay come pensi di usarla?
– Beh… allo stesso modo dei contanti con il vantaggio che se mi dovessero servire soldi in contanti li potrò prelevare, se tu e Rebecca non ci siete. (ndr-fino a mille euro all’anno presso tutti gli ATM Postamat e Visa) e che potrò usarla anche sui siti online, mamma…
– Già certo, hai capito benissimo cosa puoi fare, ma quello che non devi fare o per il quale devi chiedermi autorizzazione? Facciamo così, mettiamogiù delle regole di buonsenso:
– Preferire i negozi segnalati sulla mappa online, dove ci sono convenzioni e sconti (per conoscerli vai sul www.poste.it/bancoposta/
– Sopra i 10 euro, chiedere sempre autorizzazione materna, soprattutto nel caso non siano acquisti di spesa quotidiana come il latte, il pane e cartoleria/libreria
– Conservare gli scontrini e verificare sempre quanto resta di disponibilità. (Tutti noi, in fondo vorremmo infantilmente non pensare a quanto sia realmente la disponibilità reale dei nostri conti)
– In rete, fare una lista di siti autorizzati o da me o da tua sorella.
– Decidere insieme un budget mensile, così una parte saranno la tua paghetta (eh no, non vale comprare solo smalti e acetone)
-…Ma’, ma lo sai che tra i negozi convenzionati ci sono anche il bar della piazzetta, la cartoleria accanto al mio liceo, e il panificio dove mi compro le pizzette?
– Sì Blanca, ho notato che c’è anche l’estetista di zona e vari negozi d’abbigliamento, vacci piano, ok?!
Ciao! Ho trovato sul sito di Expo la ricetta del tuo pane con l’uvetta.
Vorrei assolutamente provare a farlo, però non ho il lievito madre.
Con che dose posso sostituirlo con il lievito di birra?
E dovrò aggiungerne anche gli altri 5g previsti dalla ricetta?
http://worldrecipes.expo2015.org/it/ricetta-pane_dolce_alle_uvette_49.html intendi questa? Ma è appunto con il lievito di birra!
E’ vero che c’è il lievito di birra, ma anche quello madre. La lista degli ingredienti è la seguente:
500 grammi di Farina, tipo 0
150 grammi di LIEVITO MADRE
100 grammi di Latte intero
100 grammi di Acqua
2 Uova
100 grammi di Uvetta/Uva passa
2 bicchierini di Rum
5 grammi di Lievito di birra
Per quello ero confusa 🙂
al posto dei 150 gr di pasta madre, usa 7/10 gr di lievito di birra 🙂
Grazie mille!
Quindi in totale circa 15g di lievito di birra fresco, giusto?
Penso che proverò a farlo integrale al 100%, con farina biologica. Mi consigli di aumentare le dosi del latte e dell’acqua?
Ciao Caterina,
non ti consiglio di usare solo integrale, ma nel caso, sappi che i tempi di lievitazione potrebbero aumentare. In questo tipo di preparazioni, credo sia meglio mantenere almeno un 30% di farina 0 o manitoba. Aumentare i liquidi non corregge, ma rende più difficile gestire l’impasto. Prova a fammi sapere