Il pane ha un valore profondo, legato alla vita. La vita fermenta, la vita è lievito. Si trasforma, cresce e sfama. A pane e acqua ci si potrebbe sopravvivere, avrebbero detto i nostri nonni e tanti altri che nei nostri giorni vivono al di fuori della nostra società.
Nonostante i problemi nazionali di questo momento, bisogna saper guardare oltre il proprio naso, come twitta Azael :”Però penso a quelli in somalia che sentono di questa cosa della crisi in Europa e pensano ca..o pensa che casino se arriva la crisi pure qua”
Vi racconto questo perché il 28 novembre sono stata invitata da Sodastream ad una serata organizzata dalla Fondazione Rava per i bambini di Haiti al Blu Note di Milano. Bella atmosfera, bella musica e tanta energia positiva che si trasformerà in nuove possibilità, ovvero nel reparto Maternità e Neonatologia dell’Ospedale Pediatrico N.P.H. di Saint Damien. Bene, quella sera ho incontrato il panettiere Marco Randon che ha confermato ancora una volta tutte le mie teorie sulla panificazione. Nel gennaio 2010 Marco Randon ha preso un aereo ed è andato a fare il pane ad Haiti. Poi è tornato ad insegnare a fare il pane, e poi è tornato a difendere tutto ciò che aveva creato per mantenerlo vivo. Perché aiutare vuol dire questo: esserci, insegnare a risolvere, accompagnare nella difficoltà. Voglio andare a fare il pane ad Haiti.
Mi ricordo quei giorni del terremoto ad Haiti. Non dobbiamo dimenticarli. Per questo vi propongo il video della Fondazione Rava.
Adotta un bambino a distanza – Martina Colombari 30 sec 16-9
Sodastream accompagna la Fondazione Rava in questo progetto. Li conoscete i gasatori, vero?
Lo sapete che in Italia abbiamo il maggior consumo di acqua gasata imbottigliata, rispetto ad altri paesi? Io sono convinta che l’idrolitina e la frizzantina negli anni ’70 (si chiamava così?) ci abbiano reso dipendenti. Quello che mi chiedo è perché chi vive dove l’acqua è buona, ma anche per chi ci va almeno una volta a settimana, non si compra un gasatore e fa del bene all’ambiente?
Questo è il pane alle mandorle, potete fare lo stesso anche con le nocciole. Se volete ci sono più foto in Flickr sul procedimento.
Ingredienti
- 400 gr di farina 0
- 150 gr di mandorle
- 280/300 gr di acqua
- 150 gr di pasta madre
- 5 gr di lievito di birra
- 1 cucchiaino di malto d’orzo o di miele
- 1 cucchiaino di sale
Istruzioni
In una ciotola grande ponete la pasta madre, il lievito di birra, e il malto. Aggiungete l’acqua e sciogliete il lievito di birra e il malto. Versate la farina e cominciate a mescolare con un cucchiaio. Quando la farina ha assorbito bene il liquido, aggiungete il sale e le mandorle tritate finemente. Mescolate finché possibile con il cucchiaio, poi trasferite l’impasto sul piano di lavoro e impastate per qualche minuto, fino ad ottenere una bella palla liscia. Rimettete nella ciotola e coprite con un telo di cotone ben umido. Lasciate lievitare per due ore. Riprendete la palla, tagliatela in due e create due forme ovali che possano ricordare le mandorle. Con una lametta da barba o con un coltello molto affilato incidete due tagli trasversali. Spennellate d’olio una teglia o foderatela di carta forno e disponete le forme. Preparate un’emulsione di acqua e olio (1/4 di bicchiere) e con questa, spennellate la superficie delle pagnotte. Lasciate lievitare un’altra ora e infornate a 250° per 10 minuti e continuate e cuocere per 20 minuti a 200°/180, senza aprire il forno. Sfornate e fate raffreddare su una gratella.
https://www.paolasucato.it/2011/12/05/pane-e-acqua/
Questo pane alle mandorle è una meraviglia. Amo il pane aromatizzato ma questo alle mandorle è davvero qualcosa di speciale :-).