Archivi tag: Milano
La norvegia è vicina
Mi sembra ormai passato tanto tempo dal mio viaggio in Norvegia. Ripenso alla luce, al silenzio, ai paesaggi bianchi, grigio e azzurri. Agli occhi chiari delle persone che ho incontrato e che mi hanno trasmesso serenità, quella serenità che riesci ad avere quando ti senti perfettamente inserito nel tuo ambiente e nel tuo contesto, quando anche il freddo non ti urta e la natura intorno a te è in armonia.
Come avrete capito mi manca un po’ e non vedo l’ora di tornarci e portare le persone che amo, la mia famiglia. La cosa buffa è che qualche giorno fa (ed è da altrettanto tempo che volevo raccontarne) nelle mie corse milanesi, in bici tra un brainstorming in agenzia, una visita dal medico per la figlia, e delle cose da scrivere, mi sono imbattuta in un vero e proprio concerto di una famiglia norvegese che è stata in viaggio intorno al mondo per mesi. La più piccola, una vera cantante dalla voce grande, il viso piccolo e la treccia lunga.
Ingredienti
- 400 gr di Salmone Norvegese fresco - 400 gr di mezze maniche - 100 gr di pomodorini pachino - 2 peperoni (uno giallo e uno rosso) - 1 cipolla bianca - olio evo - sale qb
Istruzioni
Pelate i peperoni con un pelapatate e tagliateli a brunoise (cubetti piccolissimi).
In una padella preparate un soffritto con cipolla bianca e fate rosolare i peperoni con i pomodorini tagliati in quattro. Fate cuocere a fuoco basso, aggiungendo eventualmente un mezzo mestolo di acqua. Dopo circa 10 minuti, unite il salmone a cubetti e terminate la cottura per altri 2-3 minuti.
Intanto in abbondante acqua salata cuocete la pasta, scolatela al dente e saltatela in padella.A piacimento terminate con una grattugiata di ricotta salata.
Infine per esaltare le verdure si possono aggiungere zucchine e melanzane.
http://www.paolasucato.it/2012/06/17/362/Ho smesso di correre ed ho ascoltato. Mi sono emozionata e li ho filmati. Essere famiglia viaggiando per il mondo dev’essere un’esperienza incredibile. Un modo per scoprirsi a vicenda e conoscersi profondamente. Loro sono partiti dalla Norvegia ed io vorrei tornare.
Le ragazze di Norge devono aver sentito la mia nostalgia e mi hanno mandato una ricettina con il salmone norvegese. Io mi sono apparecchiata con la tovaglietta souvenir e mi sono seduta al sole a mangiare. In fondo tutti noi abbiamo bisogno di luce. E di musica, e di viaggio…
Food Revolution Day, a Milano e nel mondo
La consapevolezza alimentare, l’educazione alimentare, la possibilità di usare prodotti del territorio e aumentarne la conoscenza, scoprire le tradizioni attraverso le ricette di un luogo e comunicarle, sono i temi che più animano le food blogger, compresa me.
Attraverso Francesco Iandola ho saputo della Food Revolution Day, l’evento mondiale del 19 maggio immaginato e creato da Jamie Oliver per sensibilizzare le persone sul tema dell’educazione alimentare. Pienamente nello stile Jamie, che ai suoi inizi era riuscito a portare le verdure nelle scuole inglesi, che a quanto pare le vedevano molto poco…
L’idea è quella di coinvolgere persone, strutture, ristoranti, chef, scuole, ma anche semplicemente le famiglie per dedicare un momento d’interesse sul tema.
Ho sempre amato insegnare a cucinare, ma devo dire che mi sono sempre divertita molto di più a insegnare ai bambini. Se riesci a coinvolgerli sono delle vere spugne e ti accorgi che quello che stanno imparando rimarrà indelebile. L’ho sempre vissuto con la consapevolezza che quello che dicevo sarebbe rimasto nelle loro testoline e nelle loro mani per tutta la vita, nella maggior parte dei casi.
L’ho sempre fatto occasionalmente, con gli amici delle mie figlie e con tutti quelli che mi venivano a chiedere di fare una torta, alcuni di questi ormai sono grandi, ma quando m’incontrano mi dicono sempre: “Lo sai che faccio ancora i biscotti…” Oppure incontro i genitori e mi riempiono d’orgoglio dicendomi che i loro ragazzi passati da me ora sono capaci di preparare le tagliatelle per tutta la famiglia.
Da settembre insegno due o tre volte al mese ai bambini dello Showcooking di California Bakery qui a Milano. Con Michela Toni, la responsabile, condividiamo la voglia d’insegnare, l’importanza della scelta d’ingredienti sani e buoni e la consapevolezza di quanto sia importante recuperare il tempo per cucinare con calma e concentrandosi su ciò che si fa, dando la possibilità a ognuno dei nostri allievi dai due anni e mezzo in sù di poter realizzare la propria ricetta dall’inizio, nel suo spazio, con i suoi ingredienti e i suoi strumenti. La soddisfazione è enorme: per grandi e piccoli, ogni volta, è un piccolo sogno realizzato.
Per la mia spesa di casa, cerco di ridurre le quantità e l’impatto ecologico, e aumentare la qualità. Il riso della Riserva San massimo, la frutta, la verdura e il pesce al mercato rionale. Quando invece vado in campagna nelle Langhe, approfitto e faccio scorta di carne, di prodotti dell’orto e di formaggi. Ma è bello sapere che ci sono anche degli chef che adottano le stesse modalità, come Cesare Battisti, che crede fermamente nell’uso dei prodotti del territorio, e nell’avere delle relazioni speciali e dirette con i suoi produttori/fornitori.
La ricetta con cui partecipo al contest lanciato dalla mitica Labna Amore in Cucina, legato a questa giornata sarà ovviamente una ricetta di pane. Per me non c’è niente di più rivoluzionario. La ricetta è quella che faccio quando vado in campagna, appunto nelle Langhe, dai miei amici della Cascina Matiot e dopo aver comprato le farine biologiche e macinate a pietra naturale dagli amici Fulvio e Fausto del Mulino Marino.
Ingredienti
- 500 gr di Farina 0 Biologica macinata a pietra naturale - 300 gr di acqua - 100 gr di pasta madre - un cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di malto o miele
Istruzioni
In una ciotola grande sciogliete il lievito madre e il malto nell'acqua. Aggiungete la farina e cominciate a impastare. Quando la farina sarà ben intrisa, aggiungete il sale e continuate a impastare per 10 minuti, spostando la massa sul piano di lavoro. Avrete una palla ben liscia. Pulite e asciugate la ciotola e rivestitela con un telo di cotone, spargete una manciata di farina e poi riponete la vostra palla con la parte di chiusura in alto. Coprite con un telo molto umido e poi con un altro asciutto, per non far seccare la superficie. Andate a dormire per otto ore. Quando vi svegliate accendete la stufa o il forno, portando la temperatura a 250° (nel caso del forno elettrico aggiungete una teglietta con un pochino d'acqua). Prendete una teglia e rovesciate delicatamente la massa lievitata. Incidete una croce profonda con una lametta da barba o con un coltello molto affilato. Infornate a 250° per 15 minuti e per altri 20 a 200°. Sfornate e raffreddate su una gratella. Aspettate che si raffeddi un po' e fate colazione!
http://www.paolasucato.it/2012/05/10/food-revolution-day-a-milano-e-nel-mondo/“Aggiungi un pasto a tavola” I mercati coperti di Milano ospitano la grande cucina d’autore
Anche ieri mattina sono andata al mercato, come spesso succede, il martedì in via Eustachi e il sabato mattina in Via Benedetto Marcello, quando ho più tempo, con qualche amico, vado ai mercati generali dove di solito mi diverto un sacco. Mi piace il mercato, è umano.
Alla mattina presto il mercato è frizzante, piacevolmente rumoroso: sulle bancarelle del pesce spaccano il ghiaccio che farà da base, in quelle della verdura si continuano a sistemare le cassette all’infinito e si comincia a urlare, per scaldare l’aria.
Il tempo non è un problema, se ci vai spesso e sai cosa vuoi, ci metti poco. In alcuni casi puoi anche farti fare la consegna a casa e scappare al lavoro. Se hai tempo, puoi sciogliere i pensieri e le parole e osservare la vita che ti succede intorno. Chi vende e chi compra, chi passeggia e chi accompagna, tutti coinvolti come attori e figuranti di un film. Compro la frutta e la verdura di stagione, il pesce fresco del nostro mare e qualche volta del baccalà, poi le olive e la frutta secca.
Ieri mi sono fatta bastare qualche etto di alici: ho speso due euro e mezzo, la sera le ho pulite, deliscate e impanate, per un secondo che piace sempre a tutti. Ho speso di frutta e verdura 28 euro, ma in primavera fa gola, ed è un po’ più cara: piselli, fragole, fave, e le zucchine e i pomodori che non tocco da ottobre…
Vi racconto dei miei momenti al mercato e vorrei invitarvi per un’iniziativa che mi sta molto a cuore:
Aggiungi un pasto a tavola : Cinque mercati coperti, cinque grandi chef di Milano e cinque bollini per scoprire un menù sano, di stagione per sé e per le persone in difficoltà. l’iniziativa ideata del Comune di Milano in collaborazione con Identità Golose che il 19, 20 e 21 aprile proporrà ai cittadini, la scoperta di un menù di qualità, all’insegna della solidarietà, per quattro persone a circa 20 euro ideato con prodotti di stagione in vendita al mercato.
Aggiungendo un euro a ogni acquisto effettuato, potrete ricevere in cambio un bollino da applicare su un’apposita scheda ricevuta all’ingresso. Al raggiungimento di 5 bollini riceverete, presso il banchetto gestito dai volontari allestito all’interno di ogni mercato, una shopping bag in cotone con il logo del Comune di Milano con all’interno il ricettario, utile per realizzare i menu proposti dagli chef, oltre a una ristampa del primo numero della rivista “La Cucina Italiana”.
A fine giornata i bollini raccolti dai volontari si trasformeranno in prodotti alimentari da
destinare ai cittadini in difficoltà. A farsi carico della raccolta alimentare saranno diverse realtà cittadine attive nel terzo settore e alcune mense per adulti in difficoltà. “Aggiungi un pasto a tavola” è il primo di una serie di appuntamenti che si riproporrà a ogni cambio di stagione per diffondere il più possibile i principi di una sana e corretta alimentazione a dimostrazione che si può mangiare bene spendendo il giusto, utilizzando prodotti freschi di stagione.
I mercati coinvolti sono stati idealmente “adottati” da cinque protagonisti della
scena gastronomica milanese : Aimo e Nadia Moroni – Mercato Wagner;
Davide Oldani – Mercato Ticinese in piazza XXIV Maggio; Viviana Varese –
Mercato Morsenchio di Largo Guerrieri Gonzaga; Pietro Leemann – Mercato
Ca’ Granda di via Moncalieri e Carlo Cracco – Mercato Prealpi.
Vorrei fare come quei ragazzi al mercati che strillano per attirare l’attenzione: “Signo’!! Vieni signo! Pesce freeeesco!
Non mancate, questa iniziativa è dalla città per la città.