Filoni integrali lievitati naturalmente

Mi piacciono molto i miei oroscopi, soprattutto quando li leggo su Traveller, belli e pubblicati. Ma quando li devo scrivere… divento la peggiore procrastinatrice di tutti i tempi. Cerco le citazioni che mi erano venute in mente durante il mese e non le trovo. Mi scervello su destinazioni appropriate, cancello e riscrivo mille volte. Ovviamente nelle ultime 24 ore
dalla consegna.
Allora vedo la mia pasta madre: bella e pronta per un nuovo impasto e non so resisterle.

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Filoni integrali lievitati naturalmente

Tempo preparazione: 4 hours, 30 minutes

Tempo cottura: 30 minutes

Tempo totale: 5 hours

Filoni integrali lievitati naturalmente

Ingredienti

  • 350 gr farina integrale di frumento
  • 150 gr farina 0
  • 250 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima
  • 300 gr di acqua
  • 1 cucchiaino di sale

Istruzioni

In una ciotola grande setacciare le farine, aggiungere la pasta madre e l'acqua. Mescolare ed aggiungere il sale. Impastare con forza, rovesciando tutto sul piano da lavoro. Tirare l'impasto e riavvolgerlo per una decina di minuti. Rimettere nella ciotola e coprire con una stoffa umida. Lasciar lieviatare 2/3 ore. (non succede nulla per minime variazioni di tempo, giuro che non esplode).

Riprendere l'impasto, tagliarlo in due. Stendere sul piano, sgonfiare con la punta delle dita e riavvolgere su sè stessi gli impasti per creare dei filoni. Spennellare con un'emulsione di acqua e olio, e lasciar lievitare sulla teglia dove avrete posato la carta da forno, per 1 ora o 1 ora e mezza.

Infornare a 250° e dopo 15 minuti abbassare a 200° per altri 15 minuti. Controllare la cottura Battendo con le nocche sulla base dei filoni, se il rumore è secco, vuol dire che sono cotti. Lasciar raffreddare.

http://www.paolasucato.it/2011/09/26/filoni-integrali-lievitati-naturalmente/

 

 

Fare la mamma non è un mestiere

Sono stati anni intensi quelli vissuti da mamma. Anni che non avevo previsto e che mi hanno regalato emozioni, riflessioni ed esperienze. Tutto questo però, non mi ha mai fatto pensare che “fare la mamma” fosse un mestiere, infatti nel mentre, ho lavorato e posso dire che le ho provate proprio tutte: il part-time, il tempo pieno, il lavoro autonomo e quello un po’ meno autonomo, con più o meno successo. Devo dire che la situazione peggiore in assoluto è stato lavorare da casa. Lo so, molte mamme dicono esattamente il contrario, ma è perché, o non lo hanno mai vissuto e quindi ne subiscono il mito, oppure perché zittiscono qualche senso di colpa (inutile e dannoso senso di colpa). Se ti occupi di un bambino non puoi lavorare, e se lo fai, lo fai male. Pochi lo dicono, preferiscono parlare di multitasking e vantarsene. Bene io mi sono stancata. Ne avevo anche parlato nel mio precedente blog, della sindrome di wonder woman. Ne ho parlato anche ampiamente in una presentazione Il tempo è elastico

In Italia la mamma ha ancora un peso insostenibile, come istituzione, immagine e quant’altro. Questo peso ci ha danneggiato fortemente e non ci ha spinto come nel resto del mondo, a chiedere aiuto nell’evoluzione di questo ruolo, all’interno della famiglia, ed all’esterno: socialmente e politicamente. La storia delle donne di casa mia è decisamente particolare, ma mi ha aiutato a capire molte cose: la nonna Maria, istriana e determinata, mollò il marito, e partì come infermiera sulle navi da guerra. Suo figlio (mio padre) crebbe bene con le sue zie finché lei non s’ingelosì. Mia madre si sposò per fuggire alla famiglia e scappò anche da quella che creò. Tutte e due, a loro modo, mi hanno segnato. Tutte e due avevano il lavoro come massimo valore.

Penso che nessuna madre debba passare alle proprie figlie l’idea che “fare la mamma” debba voler dire rinunciare alla propria realizzazione. La società è cambiata e noi facciamo ancora fatica a capirlo.

Parlerò volentieri del futuro delle mamme al Momcamp, voi ci sarete?

La famiglia secondo Blanca

Panini al latte

panini al latte
Panini al latte

Molte cose sono cominciate lì, alla fine dell’estate del 2007. Avevo comprato un libricino di ricette altoatesine di pane e dolci e avevo voglia di sperimentare. Sembravano facilissime, poche righe di ricetta e voilà, belli e pronti. Funzionava tutto ad ottavi: 3/8 di quello, 1/8 di quell’altro… Preparai gli ingredienti e poi con bilancia alla mano, chiamai Rebecca, mia figlia, al tempo alle prese con le frazioni, e la sfruttai spudoratamente. Feci la fontana, misi tutti gli ingredienti e mi ritrovai un impasto appiccicoso tra le mani che non sapevo come gestire. Certo: non avevo impastato. Da lì andò tutto meglio, e impastare è diventato un gesto quotidiano che mi fa vivere meglio.

Panini al latte

Difficoltà: 21

Tempo preparazione: 2 hours

Tempo cottura: 15 minutes

Tempo totale: 2 hours, 15 minutes

Panini al latte

Questa ricetta è veramente facile. Perfetta per chi vuole cominciare con l'avventura del pane. Lo stesso impasto può essere usato per fare una buona focaccia. Piace ai bambini, ma conosco degli adulti che li ruberebbero anche ai figli propri e altrui.

Ingredienti

  • farina 00 500 g
  • acqua 200 g
  • latte 100 g
  • Olio EVO 1 cucchiaio
  • Lievito di birra 1 cubetto
  • Sale 1 cucchiaino
  • Semi di papavero
  • Semi di sesamo
  • Semi di miglio
  • Uovo 1 per spennellare

Istruzioni

In una ciotola create la fontana con la farina. Aggiungete l'acqua e il latte, sciogliete il lievito tra le dita, e poi cominciate a mescolare con un cucchiaio. Quando i liquidi si saranno abbastanza assorbiti, aggiungete il cucchiano di sale, l'olio e iniziate ad impastare con le mani. Trasferite l'impasto su un piano e cominciate ad impastare con forza per 7/8 minuti. Quando avrete ottenuto una bella palla liscia, rimettetela nella ciotola e copritela con un telo pulito e ben umido. Lasciate lievitare 30/45 minuti: Riprendete l'impasto e cominciate a tagliare dei piccoli pezzetti, con cui farete delle palline, lasciando come superficie esterna la parte liscia. Man mano che le fate, ponetele in una teglia spaziosa o, meglio ancora, nella leccarda del forno dove avrete steso un foglio di carta da forno, così non si staccherà e si sporcherà meno. Spennellateli con l'uovo sbattuto e poi distribuite i semini. Lasciate lievitare altri 30/45 minuti e infornate (ovvio, forno caldo) a 250° per 10 minuti. Se sono piccoli basterà. Se li vedete ancora chiari e non ben ambrati, fateli cuocere altri 5 minuti a 200°. Sono ottimi da farcire e mangiare ancora tiepidi. Se volete, potete usare la metà del lievito ma dovrete aumentare a 60 minuti i tempi delle lievitazioni.

http://www.paolasucato.it/2011/09/20/panini-al-latte/